E' uno spettacolo incantevole poterle vedere in questi momenti, mentre si posano tutte insieme sui fili della luce e poi di nuovo insieme, si librano in volo eseguendo velocissime acrobazie a differenti velocità, buttandosi quasi in picchiata sulle verdi distese del campo sotto di loro, per poi riprendere velocemente il volo, tracciando nell'aria invisibili ellissi che sembrano custodire codici segreti che solo loro possono comprendere..e forse disegnano nel cielo geometrie che l'Universo ha riservato al suo popolo alato, perché possano comunicare tra loro..
Tutto questo mi fa provare un grande sentimento di Amore verso tali stupende creature alate..e osservo estasiata, la straordinaria bellezza che è racchiusa nella Natura e negli animali che ne fanno parte.
Quello che provo per queste meravigliose creature (così come per gli altri uccelli migratori) è legato anche alla migrazione che compiono e che per me rimane sempre un evento straordinario anche se invece fa parte della loro natura e si ripete continuamente.
Le rondini (precisando però che le distanze percorse cambiano per ogni specie) devono percorrere oltre 10.000 km ad ogni migrazione, per potersi assicurare di raggiungere luoghi con un clima adatto alla continuazione della loro specie, potendo così far nascere nuovi piccoli, che altrimenti nelle stagioni fredde morirebbero per mancanza di cibo diffuso solo in estate, come appunto insetti, semi, frutta.Approfondimenti sulla migrazione
Sono proprio le rondini più giovani nate durante l'estate, a partire per prime seguite dalle altre e a raggiungere così, la Repubblica Centro africana; questa è dunque la loro meta, se nella bella stagione hanno nidificato in Italia.
Il loro faticosissimo e lunghissimo viaggio può durare 1 o 2 settimane e le porta a volare per 320 km al giorno, riposando in gruppo solo di notte, tra gli stessi canneti che trovano ogni anno lungo il percorso e ripartendo poi di giorno, seguendo di nuovo"traiettorie impercettibili..codici di geometria esistenziale", come descrive Franco Battiato nel testo della sua bellissima canzone dal titolo "Gli uccelli".
Queste creature imparano ad orientarsi grazie alle informazioni che ricevono dal più potente astro celeste che è la stella madre Sole e dalle altre stelle e percepiscono il campo magnetico attraverso un recettore che hanno sotto il becco.
Tutto questo innato insieme di capacità e di bisogni, le porta a compiere regolari migrazioni, che purtroppo mostrano ai loro occhi anche le vergognose e innaturali trasformazioni che l'uomo compie ai danni della Terra, con continue prevaricazioni sulla Natura, dove a farne le spese per prime, sono proprio queste innocenti creature e tutti gli altri animali.
Che il Cielo e il suo eterno Creatore, vi proteggano...piccole creature in partenza per un altro lunghissimo viaggio di Vita...
Aspetterò il vostro ritorno con tutto l'Amore che provo per voi...

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